News Edizione 2012
Lunedì 2 Luglio 2012
Positano 2012
presenta
GIUSEPPE AYALA
TROPPE COINCIDENZE (Mondadori)
RAFFAELE CANTONE
OPERAZIONE PENELOPE (Mondadori)
Lunedì 2 luglio
2012, Terrazza Hotel Le Agavi - Positano, ore 21,30
Dopo
l’incontro con Francesco Guccini, la
rassegna , quest’anno dedicata al tema
«Vent’anni
dopo! La forza delle parole», prosegue nel segno della parola e la
legge.
Lunedì 2 luglio 2012 (Terrazza Hotel Le Agavi –ore 21.30) il giudice Giuseppe Ayala, autore di “Troppe
coincidenze” (Mondadori) e il giudice Raffaele Cantone, autore di “Operazione Penelope” (Mondadori), a
vent’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, che hanno visto
rispettivamente l’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e degli
uomini della loro scorta, analizzeranno gli eventi che portarono ad una nuova
stagione politica italiana, e ricostruiranno
le complesse trame fra la nuova borghesia camorrista dei colletti bianchi, gli
amministratori pubblici e i politici collusi.
"Ho vissuto negli
ultimi trent'anni una striscia di tempo che mi sembra ancora appartenere alla
cronaca. –racconta Giuseppe Ayala
-Alludo ai giorni in cui gli eventi della
politica si intrecciarono con quelli criminali, sino al punto da marchiare la
gran parte dei percorsi che hanno segnato il destino del paese."
Se da una lato Giuseppe
Ayala ripercorrerà i suoi anni in Parlamento a partire dal 1992, ricostruendo
le troppe coincidenze che hanno caratterizzato le relazioni tra mafia,
"poteri occulti" e politica, e disegnando un quadro opaco che
coinvolge criminalità mafiosa e pezzi deviati dello Stato. Dall’altro Raffaele Cantone, partendo dalle tante
riflessioni sui mille volti della camorra, emerse non solo nel corso del suo
lavoro di magistrato ma anche intervenendo a incontri pubblici e sulla carta
stampata, traccerà un lucido spaccato dei mali della società italiana, oggi più
che mai dilaniata fra l'anticultura del malaffare e la volontà di voltare
finalmente pagina, in nome del rispetto delle regole.
“Oggi quando si parla
di camorra ci si riferisce ai gruppi criminali che operano in Campania,
soprattutto nelle province di Napoli e Caserta e, in parte, in quella di
Salerno –spiega Cantone –Le organizzazioni che si possono definire
camorristiche, però, hanno strutture molto diverse tra loro, tanto che questo
termine finisce per presentare come elementi unificanti solo la provenienza
geografica e il campo d’azione prettamente campani, oltre all’assenza di un
coordinamento tra i vari gruppi”.