News Edizione 2012
Martedì 24 Luglio 2012
Positano 2012
presenta
RAFFAELE LA CAPRIA
ESERCIZI SUPERFICIALI (Mondadori)
EDOARDO ALBINATI
VITA E MORTE DI UN INGEGNERE (Mondadori)
con
ANTONIO FRANCHINI e ILARIA OCCHINI
Martedì 24 luglio 2012, Palazzo Murat, Positano -ore 21,30
Sarà
l’ordine elegante delle parole il filo conduttore della serata che martedì
24 luglio (Palazzo Murat –ore 21,30), ospiterà il confronto tra Raffaele La Capria, autore di “Esercizi
superficiali” (Mondadori) e Edoardo
Albinati, autore di “Vita e morte di un ingegnere”
(Mondadori).
Dopo aver indagato con Luciano
De Crescenzo e Gianluca Mech le
parole “sante” per purificare lo spirito e il corpo, la rassegna Positano 2012 Mare, Sole e Cultura, quest’anno dedicata al tema «Vent’anni dopo! La forza delle parole»,
a partire dal mutevole valore del linguaggio, si avventurerà in considerazioni sull'Italia di oggi, sul disagio di
questi anni di fronte a un mondo sempre meno preparato ad affrontare la crisi,
non solo economica, che lo attraversa.
Al
fianco dell’editor Antonio Franchini
e dell’attrice Ilaria Occhini, Raffaele La Capria alluderà alla concentrazione necessaria
per sottrarsi al linguaggio della falsa profondità, e proprio al linguaggio
affiderà prose brevi e d'occasione, seguendo gli umori del momento ponendosi in
rapporto alla situazione politica, trasferita però in una dimensione diversa,
di carattere letterario.
“La memoria è un bene
prezioso perché arricchisce la nostra fantasia e garantisce la nostra identità
–spiega La Capria –La letteratura, tutta, da Omero ai giorni
nostri, è memoria, la memoria dei sentimenti e delle passioni di chi ci ha
preceduto. Riconoscendo in noi questi sentimenti siamo umani e ci ricolleghiamo
all’umanità che ci ha preceduto”.
Ed è proprio in una memoria di crudele precisione, nutrita
di tutto il risentimento e dell'amore che si può provare nei confronti di un
padre che non è stato possibile abbracciare una sola volta nella vita, che Edoardo Albinati a sua volta
ricostruirà la lunga fuga di un uomo talentuoso attraverso i corridoi del boom
economico, i doveri della famiglia, le aspirazioni segrete e indicibili.
Inseguendone la parabola umana negli anni dell'affermazione
e poi nel doloroso epilogo, Albinati ridarà
vita a una generazione di uomini instancabili che hanno costruito e al tempo
stesso disfatto la loro vita, pagando questa impresa con un'incolmabile
distanza dai propri figli.