News Edizione 2012
Premio Internazionale di Giornalismo Civile 2012
Positano 2012
PREMIO INTERNAZIONALE DI GIORNALISMO CIVILE
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
a
Ferruccio De Bortoli
e Enrico Mentana
Domenica 1 luglio 2012, Sala Consiliare “Salvatore Attanasio” Comune di Positano, ore 11,30
A Ferruccio De Bortoli e Enrico Mentana il Premio Internazionale di Giornalismo Civile, presieduto da Giovanni Russo, conferito dall’Istituto Italiano per gli Studi
Filosofici.La premiazione
sarà ospitata domenica 1 luglio 2012,
presso la Sala Consiliare “Salvatore
Attanasio” del Comune di Positano,
alle ore 11,30, nell’ambito della
rassegna letteraria “Positano Mare, Sole e Cultura” che
quest’anno celebra la XX edizione.
Il Premio, come consuetudine, è assegnato ai
giornalisti che si sono distinti per l’impegno profuso nella tutela dei diritti
civili, nelle inchieste e nel coraggioso sostegno dei valori sociali, e nelle
precedenti edizioni è stato consegnato a Fernanda
Pivano, Gaetano Afeltra, Giovanni Russo, Titti Marrone, Marco De Marco, Giorgio
Bocca, Gian Antonio Stella Mirella
Armiero, Nello Ajello, Ottavio Lucarelli, Chiara Beria D’Argentine, Ezio Mauro,
Francesco Erbani, Maria Luisa Agnese, Raffaele La Capria, Piero Ottone, Milena Gabbanelli, Donatella
Trotta, Ermanno Corsi, Pasquale Esposito e Mario Calabresi, Giustino Fabrizio,
Sergio Zavoli, Roberto Napoletano, Sergio Rizzo.
Quest’anno
l’Istituto Italiano per gli Studi
Filosofici, presieduto da Gerardo Marotta, ha deciso di conferire il Premio Internazionale di
Giornalismo Civile al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, e al direttore
del TG La7, Enrico Mentana.
La
premiazione sarà preceduta dal seminario di studi dal titolo «Vent’anni dopo! La forza delle parole»
dedicato a Carlo e Salvatore Attanasio “in ricordo dell’impegno profuso per condurre
nella loro Positano i fermenti e le
testimonianze della cultura internazionale”. Protagonisti della consueta riflessione che lega il
pensiero filosofico alla stretta attualità, Giulio Giorello, Gerardo
Marotta, Giovanni Russo e Francesco D’Episcopo.«“La materia dei libri pare cosa di poco momento, perché tutta
di parole. Ma da quelle parole vengono le opinioni del mondo”. Così Paolo
Sarpi, il seicentesco difensore delle Repubbliche Marinare, che riteneva che la
forza delle parole fosse ben maggiore di quella dei “più potenti eserciti
armati”. – scrive Giulio Giorello
-Potremmo
anche dire che la parola è stata l’arma della conoscenza, i libri l’esercito
dell’intelligenza. Vent’anni dopo il suo debutto, per riprendere il titolo di
un celebre romanzo di Dumas, le idee di Positano. Mare, Sole e Cultura si sono
trovate a combattere non le guardie di un qualche notabile bensì quella
tendenza a un conformismo che, con gli attuali mezzi di comunicazione,
rappresenta la tirannia più insidiosa. Con un gusto dell’avventura e un senso
di accoglienza che sono propri delle genti di mare, capaci di costruire
un’unità del Mediterraneo al di là delle differenze etniche, politiche e
religiose.»