News Edizione 2011

Martedì 12 Luglio 2011












Positano 2011

Mare, Sole e Cultura

XIX Edizione

presenta

FEDERICO RAMPINI

OCCIDENTE ESTREMO (Mondadori)

con

ANTONIO MONDA

Martedì 12 Luglio 2011, Palazzo Murat – Positano, ore 21,30




Dopo l’incontro a due voci con lo scrittore noir Andrea Pinketts e la cantante Anna Tatangelo, prosegue la XIX edizione con una serata dedicata al declino dei vecchi imperi e al cammino de nuovi ricchi.
Martedì 12 luglio, alle ore 21,30, a Palazzo Murat, il corrispondente da New York de “la Repubblica”, Federico Rampini, autore di “Occidente estremo” (Mondadori),  insieme al giornalista Antonio Monda, analizzerà il futuro dell’Italia e del mondo, interpretandone gli sviluppi a partire dall’ascesa dell’impero cinese e dal declino della potenza americana.
Fu nel 2009 che lasciai Pechino per New York. Per me era un ritorno negli Stati Uniti. Avevo già vissuto sull'altra costa, a San Francisco, fino al 2004. In mezzo, quei cinque anni in Cina sono stati lunghi quasi quanto un secolo. Non per me: per i rapporti di forza tra Asia e Occidente. Lasciai la California quando ancora la Cina era un'allieva, impegnata a emulare il maestro americano - spiega Rampini - ho ritrovato un'America stremata dalla più grave crisi economica dopo la Grande Depressione. Una crisi che la Cina ha evitato, in modo magistrale, usando le leve del suo capitalismo di Stato. Così la storia ha avuto un'accelerazione improvvisa. Era chiaro che il XXI secolo sarebbe stato asiatico, ma in poco tempo lo scatto dell'Oriente ha dato la sensazione che i giochi siano già fatti. La Cina sembra padrona del proprio futuro, lanciata in una modernizzazione che brucia le tappe, l'America si trascina faticosamente fuori dal tunnel”.
Al centro del confronto che animerà il dibattito di Positano, c’è la lunga parabola del paradosso americano. Un gigante che nel corso dei decenni ha esteso progressivamente la sua influenza sull’intero pianeta, fino a veder trasformata questa egemonia in un inarrestabile fattore di debolezza. Federico Rampini, dopo aver trascorso cinque anni in Cina ed aver raccontato giorno dopo giorno le mutazioni di un’economia che diventa sempre più penetrante e competitiva, sia nei settori culturali, sia in quelli creativi e tecnologici, fa luce sul modo in cui l’America, pure colpita da una fase di innegabile decadenza, stia trasformandosi in un laboratorio di nuovi stili di vita, nuovi modi di relazione con l’ambiente e nuove forme di consumo sostenibile.
«A New York ho la sensazione di essere al centro del mondo. Per un giornalista italiano è evidente: tutto ciò che accade negli Stati Uniti fa notizia, acquista immediatamente una grande visibilità, "fa tendenza"» -prosegue Rampini «A torto o a ragione, una foglia d'acero che cade a Central Park provoca un'onda d'aria che si trasmette attraverso gli oceani. Se l'America è in declino, la sua è una magnifica decadenza. Potrebbe perfino farci bene, a tutti

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